Stilata la classifica dei musei italiani più visitati, Castel del Monte si conferma nella top 30
Calano i visitatori ma il maniero federiciano resta tra i 30 musei più visitati d’Italia. Dopo un 2016 da record numero di visitatori, il 2017 è stato l’anno della conferma per Castel del Monte. Il maniero federiciano, infatti, mantiene la 27esima posizione nella graduatoria dei musei più visitati dell’anno 2017. In realtà una piccola flessione c’è stata, le visite sono scese del 5% su base annua, attestandosi intorno le 250mila unità, restano un nuomero importante da non disperdere nel tempo. Molto lentamente attorno a Castel del Monte, si iniziano a notare fievoli miglioramenti ai servizi d’accoglienza turistica. Restano da risolvere molte criticità sul piano dei collegamenti con la Città di Andria.
Bisognerebbe inanzitutto attivare un servizio di informazione turistica semplice ed efficace. Attivare ed ampliare attività volte a favorire il turismo locale ed internazionale. Migliorare il decoro della zona circostante il Maniero, e munire la zona di sistemi per la manutenzione. C’è ancora molto da fare per poter ulteriormente incrementare le visite ad uno dei monumenti patrimonio dell’UNESCO più importanti del mondo.
Situazione italiana
Sul podio delle regioni con il maggior numero di visitatori troviamo il Lazio, la Campania e la Toscana. I tassi di crescita dei visitatori più elevati sono stati registrati in Liguria, Puglia e Friuli Venezia Giulia.
Anche quest’anno i 5 luoghi della cultura statali più visitati d’Italia sono il Colosseo (oltre 7 milioni di visitatori), Pompei (3,4 milioni di visitatori), gli Uffizi (2,2 milioni di visitatori), la Galleria dell’Accademia di Firenze (1,6 milioni di visitatori) e Castel Sant’Angelo (1,1 milioni di visitatori).
Tra i luoghi della cultura con ingresso gratuito, il Pantheon è stato visitato da oltre 8 milioni di persone; a seguire il Parco di Capodimonte che supera il milione di presenze e il Parco del Castello di Miramare di Trieste (830 mila visitatori). A fronte di un aumento degli introiti di circa 20 milioni di euro, sono aumentati del 15% anche i visitatori non paganti. Tale aumento è ascrivibile alle nuove politiche museali avviate dalle riforma e al successo delle prime domeniche del mese che, nel solo 2017, hanno portato più di 3,5 milioni di persone gratuitamente nei luoghi della cultura statali.